L’Eroica: intensa, faticosa, bellissima!
“Eroica” è un nome che non nasce per caso, è un evento speciale legato al ciclismo che si svolge in una chiave ed un clima tutto speciale.
Bici d’epoca e strade bianche.
Quest’anno la squadra degli Amatori Verrazzano si è allargata portando ai nastri di partenza ben 5 corridori capitanati dal Sig. Cappellini alla guida di uno splendido tandem da corsa degli anni ’70 Benotto, tutti con la divisa ufficiale retrò e carichi di spirito eroico per completare, seppur con qualche rottura prontamente risolta dal nostro meccanico al seguito, Osvaldo, il percorso del Chianti Classico di 115 km tra vigneti e mulattiere.
Le maglie degli Amatori Verrazzano (in versione limitata prodotta con filati e con macchine dell’epoca) fanno ora bella mostra al Castello e sono disponibili per nuovi eroici che le vorranno indossare. Per info e acquisti: info@verrazzano.com
Chi parte per l’Eroica sa che sta imbarcandosi in un’impresa affascinante e intensa che certamente porterà oltre la propria preparazione.
Si oserà un po’ di più con le proprie forze e con la bicicletta antica che non si aspetta certo tutti quei chilometri in un giorno (telai da corsa su strada precedenti l’87, leve del cambio sul tubo obliquo, gabbiette fermapiedi e cinghietti sui pedali, fili dei freni esterni al manubrio, cerchi a profilo basso e ruote di almeno trentadue raggi) ma si sa pure che difficilmente ci si fermerà… a costo di finirla a piedi… come arrendersi su quelle strade bianche? In quel paesaggio? Con tutte quelle persone euforiche che arrivano da tutto il mondo?!?
Poi c’è lui, il dorsale numero 1, Luciano Berruti, classe 1943, che s’allunga la vita scattando sui pedali di una bici anni Venti e di edizioni dell’Eroica ne ha finite altrettante. Sembra Petit-Breton. Semplicemente un mito che mentre dici amen ti ha già staccato in salita.
Volti sconosciuti e altri nascosti hanno attraversato l’Eroica 2016. Si scorge qui Piero Pelù vestito come al tempo di Coppi e l’attore Massimo Poggi. Poi vedi le campionesse Alessandra Cappellotto e Mara Mosole, da qualche anno ormai chi arriva a Gaiole già chiede di loro per una stretta di mano e una battuta. Fabiana Luperini, Erik Zabel sono ormai abbonati ormai a questa chermesse.
Poi c’era quel biondino lì, maglia azzurra “Italia” bucata dalle tarme e occhietti brillanti a godersi questa cosa mai vista prima. Pedalava tranquillo, beato lui, e non conosceva pendenze impossibili. Gambe tirate ma passo da cicloturista per Enrico Gasparotto, uno che ad aprile ha vinto l’Amstel Gold Race tra i professionisti. Tra i pro’ vestiti di lana c’erano anche Daniele Bennati e l’ex Andrea Chiurato. Poi Marco Serpellini e chissà quanti che ci sono sfuggiti perché arrivati senza alcun clamore e iscritti come gli altri.
Eroici a piedi e in tandem, tanti quest’anno e mille donne – una più una meno – a segnare un record assoluto così come gli stranieri che ormai arrivano da ogni parte del mondo.
Ai ristori pane e finocchiona, un crostino di lardo di Cinta eppoi si riparte e per pranzo, ad Asciano, si mangia la ribollita e si beve vino rosso delle colline… e a chi chiede come sia stata questa avventura, non si risponde mai con gli aggettivi… intensa, avvincente, bellissima… ma certo e solamente… Eroica!!!
L’eroica è una poesia scritta con la bicicletta…
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